In quanti siamo stati traditi o siamo stati tentati di tradire on line?
Il fenomeno Internet facilitando le relazioni interpersonali ha facilitato anche gli incontri a scopo sessuale o comunque ha aumentato i rischi di cadere in tentazione.
Sai che esistono i modi per rivendicare di fronte al Giudice questo tipo di tradimento per ottenere l’addebito della separazione a carico dell’ex traditore?
Se hai problemi di questo tipo ricorda che Deborah Bianchi è avvocato sia in diritto di famiglia sia in diritto dell’Internet e che ha già curato diversi di questi casi.
Scrivimi nei contatti.
Facebook causa di divorzi e tradimenti? Il sondaggio.
http://www.mentelocale.it/34819-facebook-causa-di-divorzi-e-tradimenti-il-sondaggio/
Secondo uno studio, più del 20% delle coppie si separa per colpa dei social network. Tra chat e messaggi privati la scappatella è dietro l’angolo. Voi avete mai messo le corna on line?
Da quando, nel 2004, Mark Zuckerberg inventò Facebook, la gestione della propria sfera privata è cambiata radicalmente. Nato con l’intenzione di mettere in comunicazione gli studenti dell’università americana di Harvard, in poco tempo il social network si è sparso a macchia d’olio in tutti i college americani, per approdare poi nelle case di milioni di utenti, diventando il secondo sito più visitato al mondo dopo Google. Stando ai dati raccolti nel settembre del 2011, i facebook addicted ad oggi avrebbero superato gli 800 milioni.
Iscrivendosi al sito, completamente gratuito, gli utenti possono condividere pensieri, foto e canzoni con i propri contatti, oltre a recuperare i rapporti con persone ormai perse di vista da tempo e stringere nuove amicizie. Ma il rovescio della medaglia c’è: se da una parte chi è single ha più possibilità di fare nuove conoscenze e trovare l’anima gemella, chi è in coppia ha più possibilità di cadere in tentazione, protetto dallo schermo del computer e lontano da occhi indiscreti grazie alla chat e ai messaggi privati.
Basta infatti un po’ di accortezza, e allacciare rapporti clandestini diventa semplicissimo e quasi scontato. La coppia ha dunque poco da guadagnare da Facebook? Sembra proprio di sì, stando a un recente studio pubblicato in Italia dall’associazione avvocati matrimonialisti. Dall’indagine è infatti emerso che nel nostro paese il social network è diventato uno dei più frequenti motivi di crisi tra le coppie, che finiscono spesso per separarsi a causa di infedeltà e tradimenti che da vituali diventano reali.
Secondo l’associazione, più del 20% delle coppie arrivano in tribunale per separarsi motivando la decisione con messaggi e conversazioni compromettenti portate avanti tramite facebook. Il fenomeno si sarebbe dapprima sviluppato negli Stati Uniti, per poi esplodere anche nel resto del mondo e ovviamente anche in Italia. E gli interessati, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, sono anche i non più giovanissimi, che anche dopo trent’anni di matrimonio trovano in rete luogo fertile per una scappatella extraconiugale.
Il fenomeno toccherebbe dunque tutte le fasce d’età in tutto il mondo, e anche il business si adegua ai tempi che cambiano: addio investigatore privato che, macchina fotografica alla mano, pedina il partner in cerca di scatti compromettenti. Adesso sempre più fiorente è il commercio di software in grado di risalire alla password d’iscrizione a Facebook, chiave di volta dei segreti meglio custoditi della coppia.