“DANNO E INTERNET” di Deborah Bianchi: è uscito il libro Editore Il Sole 24 Ore -giugno 2013
http://www.diritto24.ilsole24ore.com/il_danno.html
La nostra è stata definita come l`”Era dell`accesso”. Il diritto di accesso al web è il diritto di essere inclusi nella rete e dunque di poter viaggiare sulle “autostrade” digitali e tra le “nuvole” informatiche. Luoghi, questi, pensati come virtuali spesso sottovalutando come il danno nella Rete configuri anche nella società reale delle responsabilità per inadempimento contrattuale ed extracontrattuale. “Danno e Internet: persona, impresa, pubblica amministrazione” esamina, attraverso dei leading case, i lineamenti della più recente giurisprudenza (italiana e internazionale) sui nuovi scenari di responsabilità nell`Internet: digital divide, identità sociale nei social network, nelle testate telematiche e nei motori di ricerca, impresa e brand reputation, lavoro e privacy, P.A. digitale. Il volume accompagnerà il lettore nella dimensione della responsabilità civile on line, illustrando, per l`operatore giuridico, anche le strategie pratiche di allegazione e suggerimenti di prova.
Si tratta di un libro scritto da un avvocato per gli avvocati. Si parte sempre da un leading case utile per inquadrare la questione e le eventuali strategie di tutela sia a livello di diritto sostanziale sia a livello processuale. La questione trattata viene sintetizzata all’inizio di ciascun capitolo da uno schema che riporta le parole-chiave (i tag) dello scenario giuridico di riferimento. Sullo sfondo: la cultura della rete accesa dai dibattiti tra diritti della persona e diritti della proprietà intellettuale; tra diritti dell’impresa e responsabilità degli intermediari dell’Internet. La questione focale della neutralità della Rete che si scontra con le logiche di business dei costruttori delle autostrade digitali (ISP: Internet Service Provider) e ora delle nuvole informatiche (cloud computing). Ricordando il mitico Don Chisciotte e la sua battaglia contro i mulini a vento scorgiamo i nostri Stati Europei a combattere contro le clouds degli oligopolisti del settore (soprattutto net companies USA) che trattano nei loro recinti elettronici i patrimoni informativi delle aziende UE e dei loro cittadini sottraendoli alla sovranità dei loro Paesi di appartenenza: una di queste battaglie si chiama Regolamento UE sulla Data Protection in corso di approvazione presumibilmente per gli inizi del 2014.
Il libro parte da una dimensione giurisprudenziale consolidata per poi giungere al crinale e dominare tutti gli orientamenti sviluppati fino a intravedere la prospettiva di tendenza: dove sarà più probabile che vada la giurisprudenza?
Nel settore dell’identità digitale violata nella testata telematica la giurisprudenza pare andare verso una responsabilità del giornale on line quando non sia stato rispettato il diritto all’autodeterminazione informativa (leading case: Cass. 5525/2012). Nel settore dell’impresa nel web e del rapporto con i servizi di posizionamento nel motore di ricerca la giurisprudenza pare andare verso la responsabilità dell’intermediario (es. Google con il servizio Adwords) quando sia un hoster attivo (leading case: Corte Giustizia UE 23.03.2010 Caso Louiss Vuitton/Google). Nel settore della P.A. digitale il rischio responsabilità data protection si registra in merito all’utilizzo dei servizi cloud: pensiamo alla filiera di responsabilità nel trattamento del fascicolo sanitario elettronico.
I casi del danno alla persona, del danno all’impresa e del danno alla pubblica amministrazione accompagneranno l’operatore giuridico nella dimensione della responsabilità civile on line non dimenticandosi di indicare le strategie pratiche di allegazione e suggerimenti di prova.
I LEADING CASE PIU’ NOTI TRATTATI NEL LIBRO
“DANNO E INTERNET.
Persona, Impresa, Pubblica Amministrazione”
di Deborah Bianchi
Responsabilità degli intermediari web-hoster attivi
Corte Giustizia UE 23 marzo 2010 Vuitton/Google.
Danno da digital divide
Giudice Pace Trieste 30 luglio 2012 n.587.
Identità digitale violata nel social network
Tribunale Monza 2.03.2010, Calabrò;
Cass. pen. 5728/2005;
Cass. pen. 28680/2004.
Identità violata nella testata telematica
Corte di Cassazione, 5 aprile 2012, n. 5525;
Cass. 10 maggio 2012 n. 23230, Caso Ruta.
Identità violata nel motore di ricerca
Tribunale Milano Ordinanza 24 marzo 2011-1.04.2011, Pres. R. Bichi, Rel. M.L. Padova;
Tribunale Pinerolo 2 maggio 2012;
Tribunale Firenze 25 maggio 2012;
Trib. Milano 25 marzo 2013.
Impresa violata dal prestatore del servizio di posizionamento on line-hoster attivo
Corte Giustizia UE 23 marzo 2010 Vuitton/Google;
Corte Giustizia UE 22 settembre 2011 (C-323/09), Interflora/ Marks & Spencer;
Tribunale Commerciale Parigi 30 giugno 2008, Dior/eBay- intermediario attivo;
United States District Court, Southern District of New York, 14 luglio 2008 (District Judge R.J. Sullivan), Tiffany/eBay- operatore neutrale.
Impresa violata nella brand reputation on line
Australia, Suprema Corte di Victoria, Melbourne, 13 novembre 2012, n.10096/2009, Caso Milorad Trkulja/Google Inc. e Google Australia;
Francia, Corte Appello Parigi, 14 dicembre 2011, Caso Google Suggest/Lyonnaise de Garantie.
Impresa violata nell’immagine dal proprio dipendente e controlli difesivi ex post sulla mail aziendale
Cass. lavoro, 23.02.2012, n. 2722.
Impresa violata dal proprio dipendente per uso illecito mail aziendale
Trib. Torino, Sez. distaccata di Chivasso, 20 giugno 2006, n. 143 , controllo della mail aziendale;
Cassazione civ. Sez. Lav., 23 febbraio 2010, n. 4375, controlli sui PC dei dipendenti;
Cassazione civ., Sez. lav., 17 luglio 2007, n. 15892, controlli difensivi.
P.A. digitale e danno data protection
Best practice: Azienda sanitaria n.8 di Asolo, Castelfranco Veneto, “Carta di Castelfranco Veneto. Raccomandazioni per stipulare un contratto di cloud computing-gestione e conservazione Cartella Clinica Digitale (CAD)”. La Carta è adesso il modello di riferimento per l’e-Health nazionale.
La giurisdizione nell’Internet
Cass. pen., Sez.V, 17 novembre 2000, n.4741, diffamazione via internet: il giudice competente;
Corte di giustizia dell’Unione europea – Sentenza 25 ottobre 2011 – Cause riunite C-509/09 e C-161-10, quale giurisdizione su Internet? interviene la Corte di Giustizia.
Il sequestro del sito web-misure cautelari nell’Internet
Trib. Bergamo ord. 24.9.2008, caso Pirate Bay.